Innovando L'acquacoltura Veneziana
I primi tentativi di introduzione della vongola di Manila in Italia risalgono al 1983, quando una piccola quantità di seme (circa 0,5 kg di 3 mm) acquistato in uno schiuditoio inglese fu seminato nel bacino meridionale della laguna di Venezia dal dottor Paolo Breber, caro amico del team Thetis.
All'epoca, nessuno avrebbe potuto prevedere che questo esperimento sarebbe servito come inizio di qualcosa di così grandioso. La specie ha dimostrato eccellenti capacità di adattamento e ha rapidamente fatto di questa regione la propria casa, sostituendo commercialmente le specie di vongola del benthos nativo.
Le vongole di Manila divennero rapidamente un'importante risorsa economica per l'Italia e continuano ad esserlo ancora oggi.
Oggi la vongola di Manila è la prima specie per l'acquacoltura italiana per valore e nel 2011 ha rappresentato 222 milioni di euro, con l'80% del mercato europeo proveniente dalla laguna veneta.
Nonostante la loro importanza ampiamente accettata, le vongole di Manila si trovano oggi ad affrontare numerose minacce, che mettono a rischio il futuro di questo ecosistema.
Lo sfruttamento indiscriminato dei letti naturali, la raccolta illegale e l'uso di attrezzi da raccolta ad alto impatto sono solo alcuni degli attributi della logica complessivamente adottata di sfruttamento insostenibile su cui ci stiamo concentrando.
Attraverso il nostro lavoro, desideriamo dimostrare alla comunità che la produzione può operare in equilibrio con la natura piuttosto che a sue spese. I nostri metodi garantiscono che i sedimenti e le acque locali rimangano illesi, mentre monitoriamo anche da vicino tutti i cambiamenti ambientali nella regione e siamo pronti ad allertare le autorità competenti se ci imbattiamo in prove di illeciti.
Il nostro obiettivo è preservare questo ambiente unico e dimostrare con l'esempio, in modo che la vita acquatica locale possa continuare a prosperare per i decenni a venire.